fregola HOMEMADE con carciofi e pecorino

12 aprile 2012 § 4 commenti

 

Io ho un problema con i primi piatti, nel senso: non li so fotografare, non li so impiattare, comunque sia mi sembrano sempre disordinati. Questo non fa eccezione, ma dopo tutta la fatica fatta mi sembrava un affronto a me stessa non pubblicarlo. La ricetta è in archivio da diversi mesi e siccome sono gli ultimi giorni che avete per trovare dei carciofi come si deve ne approfitto e la pubblico oggi. Di per sé è un piatto semplicissimo, se avete la fregola già pronta. Io, non so perché, un sabato mattina mi sono messa in testa di farla a mano. Ci ho messo due giorni, perché la fregola fatta a mano, signori miei, è lunghissima da preparare, specie se siete sprovvisti di apposito piatto e setacci e esperienza (soprattutto). Quindi, a meno che non abbiate molta, ma molta manualità e molta ma molta pazienza, o qualche amico sardo vi faccia dono del necessario: fatelo con cognizione di causa. Altrimenti ciccia. Dopo mezza giornata passata a strofinare semola tra le dita ho conosciuto il significato della parola sacrificio e compreso fino in fondo l’etimologia del termine. Fregola, capite, perché si sfrega a manetta. Comunque alla fine la fregola non è che sia venuta benissimo, è decisamente troppo irregolare, ma voglio premiare l’impegno. E la rifarò, signori miei.

ingredienti per la fregola
semolino grosso
semola rimacinata
acqua salata

per il condimento (per due persone)
2 carciofi teneri
prezzemolo
2 spicchi d’aglio
mezzo bicchiere di vino
olio
sale e pepe qb
pecorino sardo
brodo vegetale qb

In un contenitore basso e largo, possibilmente di coccio, versate una cucchiaiata di semolino. Bagnate leggermente con acqua (io ho usato uno spruzzino) e sfregate con la punta delle dita: il semolino inizierà ad agglomerarsi. Aggiungete un cucchiaio di semola fine, lavorate ancora in punta di dita, altra spruzzata d’acqua salata. Dovete cercare di formare delle piccole sfere. Continuate ad alternare semola e acqua (sempre pochissima acqua) finché la fregola non è delle dimensioni che preferite. Facile, dite voi. Ebbene NO, e lo so che fatto da lei (che ci aggiunge pure l’uovo) sembra semplicissimo. A giudicare dalle braccia è probabile che passi tutto il giorno a fare solo quello. Ad ogni modo, quando dopo ore e ore avrete ottenuto un risultato che giudicate passabile, separate bene i grani, lasciate asciugare per mezza giornata almeno e tostate in forno a 150° per circa 15 minuti.
Avete tutto il tempo di preparare i carciofi: puliteli, tagliateli a listarelle e fateli rosolare in padella con un po’ d’olio e aglio. Portate a ebollizione il brodo vegetale (io ne ho uno comodissimo homemade), scottate con mezzo bicchiere di vino, lasciate cuocere per qualche minuto e aggiungete 180 g di fregola, fate tostare qualche minuto e aggiungete un mestolo di brodo. A questo punto funziona come un risotto: aggiungete un mestolo di brodo ogni volta che la fregola sembra asciugarsi troppo, mischiate con fermezza e continuate fino a cottura (ci vorranno 20 minuti, circa). Aggiustate di sale, aggiungete un paio di manciate di pecorino e un cucchiaio d’olio e mantecate per un paio di minuti. Servite subito!

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