Quanti modi di fare e rifare le lasagne di panissa con broccoli e pecorino romano

6 novembre 2012 § 27 commenti


Questo mese Quanti modi di fare e rifare lo ospito io, anche se non me la merito questa incursione nella mia cucina, perché sono una foodblogger sciagurata.
A ogni modo, la ricetta è pressoché identica all’originale, speravo almeno di fare uno scatto migliore del precedente che faceva schifo perché era stato fatto con il cellulare (ah, l’inesperienza), ma qui al nord da qualche settimana è buio a qualunque ora del giorno e della notte, sembra di vivere nel circolo polare artico, insomma, ci si deve accontentare anche stavolta.
Invece sono curiosissima di sapere cosa ne pensano le altre cuoche e cuochi, anche perché questa è tutta farina del mio sacco, ci tengo, sa? E poi c’è il ritorno del nanosommellier, che dopo n ricette di dolci e pani stava iniziando a fare le ragnatele, poveretto, devo proprio esaudire il suo desiderio di farlo diventare un sommellier adulto fargli abbinare un rosso. Abbi fede.

ingredienti per 4 porzioni piccole
per la panissa
150 g di farina di ceci
500 ml d’acqua tiepida
sale
poco olio EVO

per il condimento
1 broccolo
1 spicchio d’aglio
2 acciughe sott’olio
peperoncino qb

per la besciamella
450 ml di latte intero
1 noce di burro
1 cucchiaio e mezzo di farina 00
sale
50 g di pecorino romano grattugiato

Preparate la panissa: in una pentola antiaderente stemperate la farina di ceci con due cucchiai di olio EVO e l’acqua tiepida, versandola poco alla volta e mischiando bene perché non si formino grumi. Accendete la fiamma al minimo e fate cuocere la panissa per una mezz’ora. Mescolate ininterrottamente e vigorosamente, stando bene attenti che non si attacchi (si attaccherà comunque, è una missione persa in partenza, ma potrete dire di averci provato). Una volta pronta versatela in un contenitore rettangolare leggermente unto, lasciatela intiepidire e tagliatela a fettine sottili, cercando di non mangiarne metà durante l’operazione.
Nel frattempo lavate e cimate il broccolo e scottatelo 5/10 minuti in acqua bollente. Scolatelo bene, lasciatelo asciugare qualche minuto, tritatelo grossolanamente e soffriggetelo in padella con l’olio, il peperoncino, l’aglio schiacciato e i due filetti di acciuga.
Preparate la besciamella: sciogliete il burro in un pentolino dal fondo spesso, aggiungete la farina e mischiate bene. Aggiungete qualche cucchiaio di latte, battendo con le fruste perché non si formino grumi, e incorporate  il resto degli ingredienti, tranne il pecorino. Fate cuocere a fuoco lento fino a raggiungere la consistenza desiderata (non troppo densa, in questo caso). Spegnete e aggiungete il formaggio grattugiato, lasciandone da parte un paio di cucchiai.
Rivestite con uno strato di panissa una pirofila leggermente unta delle dimensioni di circa 21×16 cm, cospargete con qualche cucchiaio di broccoli, dai quali avrete eliminato l’aglio, distribuendoli bene, e ricoprite con metà besciamella. Formate un secondo strato, cospargete di pecorino, aggiungete qualche fiocco di burro e informate in forno preriscaldato a 200° per una quarantina di minuti, o finché la superficie non sarà dorata.
Servite BOLLENTE.

cosa dice il nanosommellier

Questa lasagnetta sui generis mi consente di rientrare, dopo tante birre, in un ambito più noto ai lettori del blog, o almeno credo: il vino. Non perché non vi
siano birre all’altezza, anzi, ben si abbinerebbe una morbida golden ale poco luppolata o una helles, per non parlare di qualche artigianale alla castagna, ma perché la tendenza dolce della panissa, unita alla sua aromaticità e a quella del broccoletto mi fanno pensare a un vino in particolare. Un momento di suspance, perché torniamo al piatto: il formaggio. L’abbinamento si gioca su questa componente, su quanto cioè il pecorino sarà percettibile. Io scelgo di considerarlo ben percettibile (e hai fatto bene perché rispetto alla ricetta originale ce ne sono circa 20 g in più n.d.r.), in modo da aggiungere una naturale sapidità al piatto (trascuriamo l’acciughina). Fiano di Avellino di Marsella, un vino straordinario che andrà quasi certamente un po’ oltre la complessità del piatto e di sicuro si abbinerà splendidamente al sapore dei ceci. Che poi il vino superi di un cicinin il sapore della preparazione chi se ne frega (oddio sto iniziando a parlare come nanocucina, FERMATEMI).
PS ovviamente altri Fiano di Avellino sono indicati e si abbineranno ma, se avete intenzione di regalarvi un emozion(cina), provate il Marsella

Il mese prossimo siamo tutte da Vickyart per preparare i suoi mostaccioli napoletani!

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§ 27 risposte a Quanti modi di fare e rifare le lasagne di panissa con broccoli e pecorino romano

  • lastufaeconomica ha detto:

    Bravo Nanosommellier, mi mancava l’abbinamento con il vino. Grazie.

  • Cuochina ha detto:

    Buongiorno cara Barbara!! Che meraviglia… anche stamattina, nelle cucine delle mie amate Cuochine si diffondono aromi invianti e golosi! Grazie per averci ospitato e per averci fatto conoscere le stupende lasagne di panissa!
    A ritrovarci il 6 di dicembre con Mostaccioli napoletani!!
    Un abbraccio la Cuochina 🙂

  • zonzolando ha detto:

    A me questa foto non sembra tanto male e poi la ricetta è da leccarsi i baffi 🙂 Buona giornata!

  • apelaboriosa ha detto:

    ciao Barbara,
    GRAZIE
    abbiamo seguito alla lettera le tue indicazioni, sostituendo solo le verdure facendo di necessità virtù!
    Sai che siamo proprio delle apine ignoranti…non avevamo mai fatto la panissa!!
    Le abbiamo trovate morbide e molto, molto buone.
    Bravissima e bravo e bello il commento di Nanosommellier
    Un bacio dalle 4 apine

  • Emanuela ha detto:

    Anche io ho avuto il problema delle foto…le ho scattate la sera, puoi immaginare…ma ti assicuro che la lasagnetta era BUONISSIMA!
    Grazie per la ricetta! 🙂
    Un bacione!

  • artù ha detto:

    Un applauso a te che ci hai ospitato nella tua cucina, alla tua ricetta meravigliosa che ha reso felice me (amante dei broccoli) ed ha accontentato il marito (amante della farina di ceci) ….complimenti sinceri anche al sommelier. Ottimo abbinamento! grazie per tutti i consigli, curioso anche l’abbinamento con birre….mi piace!

  • Tamara Giorgetti ha detto:

    grazie per la bella ricetta che ci hai fatto assaggiare…mi dispiace per la mia non è visibile nei blogroll, non capisco perché…un caro saluto

  • vickyart ha detto:

    grazie cara per questa ricetta! ho dovuto sotituire il ripieno ahimè ma la proverò con i broccoli, adoro tutte le verdure! il Fiano? lo abbinerei a tutto 😀 è il mio vino preferito!!ciaoo

  • carla emilia ha detto:

    Ciao Barbara piacere di conoscerti, appena ho visto che il piatto del mese erano queste lasagne, ho deciso di partecipare, perché la panissa è la panissa! e sai che alla Brinca ci sono stata? un ristorante magnifico! Un abbraccio a presto

  • grazie per questa fantastica ricetta anche da parte del marito che si e` leccato i baffi…….la farina di ceci e` entrata definitivamente nella mia dispensa e noi abbiamo abbinato con un bianco tedesco…non male
    Francesca

  • sandra ha detto:

    Barbara: grazie per l’ospitalità!!!!

  • Ornella ha detto:

    Cara Barbara, la ricetta tutta farina del tuo sacco è più che ottima, ne siamo entusiaste e ti ringraziamo di cuore per avercela fatta conoscere e per l’ospitalità! Per il vino..nanosommellier me lo segno, caso mai un giorno dovessi avere la fortuna di assaggiarlo 🙂 con questo piatto squisito!
    Baci

  • solema ha detto:

    Voglio anch’io ringraziarti per la magnifica ricetta.

  • anna ha detto:

    Come vedi la farina del tuo sacco ha riscosso molto successo, ne puoi essere contenta. Bella anche la versione odierna:D
    Ottima e gustosa ricetta, grazie della tua stupenda ospitalità.
    Alla prossima :))

  • Stefania ha detto:

    grazie per averci fatto conoscere una ricetta tanto gustosa, la farò spesso e volenteri, un abbraccio

  • mm_skg ha detto:

    Grazie per l’ospitalità Barbara!
    Molto buona questa ricetta, adoro le ricette preparate con pochi e semplici ingredienti! Ho avuto l’occasione di conoscere ancora un piatto della cucina italiana tradizionale.
    Un abbraccio
    Marina

  • Anna ha detto:

    A me la tua foto piace moltissimo 🙂 In quanto alla ricetta che dire… sto ancora qui a leccarmi i baffi!!! Brava. In quanto al sommellier… sigh, da brava astemia posso solo passare il consiglio al marito :)))

    • nanosommelier ha detto:

      Non ti dare per vinta, puoi sempre arrivare piano piano a mettere le labbra sul nettare di bacco.
      Nel frattempo, se proprio proprio devo, chiedo a nanocucina di proporre un tè che si abbini al piatto. Secondo me tra gli oloong o, se il pecorino è di fossa e ce n’è molto, anche un pu-erh leggero potrebbe starci.

      • Anna ha detto:

        Ah ah… il problema è che sono astemia per forza e non per scelta, non reggo neanche il mon chéri, mi fa girare subito la testa!!! In quanto a oloong e pu-erh confesso la mia abissale ignoranza che mi hanno fatto correre su google, non saprei, sarebbero da provare 🙂 Grazie della risposta ♥

  • elena ha detto:

    Ciao Foodblogger sciagurata;-) ..sei unica! Grazie per la splendida ricetta, un’idea grandiosa non c’è che dire…buonissima!
    Sono rimasta delusa dall’abbinamento vino…un Fiano per un piatto nato tra Lodi e Piacenza????
    Ma non ci stava bene un Gutturnio? Incalzo il sommelier…vediamo se mi risponde…. un bacio grande e a presto!

    • nanosommelier ha detto:

      Finalmente! Finalmente sono chiamato direttamente in causa e ringrazio; mi piace discutere e spiegare di vino e abbinamenti. Quindi, Elena, perchè mai dovresti essere delusa? Si può, è vero, abbinare sempre su base territoriale ma rischieremmo ad esempio di non poter abbinare lo Champagne alla mortadella, abbinamento che ti assicuro essere sublime.
      Nel tuo suggerimento, pur nella sua generalità, trovo una controindicazione importante: il tannino del Gutturnio. La preparazione non mi pare troppo liquida, anzi, la sensazione della lasagna di ceci sommata alla besciamella potrebbe essere piuttosto fisica, tattile, in altre parole bocca e lingua rimangono coperte a lungo dal cibo, sensazione che è “simile” a quella del tannino. Questa “concordanza” è da evitare. Piuttosto, rimanendo sul territoriale, una malvasia secca potrebbe essere utile. In questo caso oltre all’acidità del vino a ripulire la bocca potremmo trovare anche qualche bollicina.
      Di contro ho pensato anche io a qualche vino rosso e, per restare in ambito territoriale potremmo provare qualche Barbera, vitigno rosso poverissimo di tannini ma, ahimè, piuttosto spigoloso e acido, privo di quelle morbidezze che andrebbero in armonia con quelle del piatto. Insomma, l’abbinamento in teoria ha mille sfumature e mille possibilità, le varianti infinitesimali della ricetta possono essere importantissime per l’abbinamento.
      Un esempio? Prendete un alimento a caso, una trota, o una salsiccia, cuoceteli alla brace oppure bolliteli: avrete due preparazioni che quasi sicuramente richiederanno vini o birre diverse; tutto ciò, pensate, solo ed esclusivamente per via della cottura.
      Detto questo e per finire: non esiste un abbinamento perfetto o ineluttabile, vale sempre e solo il proprio gusto personale.

      Fatto salvo il dolce: mai vini secchi, che schifo !! (aiuto, parlo come nanocucina davvero!)

  • Djallen - Jé ha detto:

    Passo in ritardo eppure amo questa ricetta…come non salutarne la promotrice?
    Perdona il ritardo nel ringraziarti e salutarti!

    Una incursione in cucina (di nuovo) ottimamente riuscita! Ciao e piacere di conoscerti! Jé

  • dauly ha detto:

    grazie per questa ricetta che non conoscevo e che rifarò spesso cambiando verdure ogni volta!

  • elisabettapendola ha detto:

    complimenti per il blog e le ricette favolose!

  • Ornella ha detto:

    Ciao cara Barbara, come stai? Ti lascio i miei più cari auguri di buone feste, un abbraccio!

  • anna ha detto:

    Barbara cara, è da tanto che non sei a spignattare, spero che tutto vada per il meglio.
    Un abbraccio ed auguri per queste feste d’inverno, che tu possa passarle in modo divino con chi più desideri :))))

  • webpage ha detto:

    Would a authority be able to fill out a waiver for carpentry?.

    for a work visa?.

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